Cucina healthy e sostenibile nel post pandemia

Cosa cerca, oggi, il cliente che legge il menu del tuo ristorante? Quali sono le sue esigenze, i suoi gusti e i suoi desideri?
Saper intercettare i trend e le strade verso cui si sta orientando la ristorazione può fare la differenza tra una discreta attività e una di successo.

Nuove consuetudini, anche a tavola

Il 2020, e questo travagliato inizio di 2021, hanno cambiato e stanno cambiando radicalmente le abitudini dei consumatori, e cosa mai successa prima, lo stanno facendo a grandissima velocità.

Lockdown, Smart Working e più in generale la situazione che stiamo vivendo hanno condotto a una riscoperta di alcuni aspetti fondamentali all’interno delle nostre vite e del modo in cui ci alimentiamo.
Un gran numero di persone, ormai da più di un anno, ha dedicato una fetta di tempo molto più ampia rispetto al passato alla produzione di ricette fatte in casa, alla scoperta degli ingredienti e di stili di vita più salutari e in armonia con il Pianeta.
Tutto questo ha contribuito ad accrescere la consapevolezza legata al fatto che un’alimentazione sana e uno stile di vita salubre possano giovare al sistema immunitario e in generale al nostro organismo.

Questa consapevolezza si concretizza in una maggiore attenzione nella scelta degli ingredienti, incentrata su temi come qualità, equilibrio, sostenibilità, filiera corta e produzioni locali.
Tutte basi che aprono la strada a nuove tendenze per il futuro, sempre più orientate verso l’etica e la sostenibilità, ovviamente senza dover mai rinunciare al piacere.

Cucina healthy, un “nuovo” trend

Quello della cucina healthy è un trend in costante crescita ormai da diversi anni, oggi però questa parola assume dei connotati nuovi, molto più ampi e profondi.

Il termine healthy non si limita più alla salubrità del prodotto che troviamo nel piatto, ma si estende fino a comprendere una visione complessiva che, potremmo dire, “Parte dal forcone per arrivare alla forchetta”.
Parliamo di un “consumo ragionato”, che tiene in considerazione l’insieme delle attività necessarie a portare un prodotto in tavola, facendo attenzione alla sua correlazione con l’ambiente circostante e il suo impatto.
La pandemia ha permesso di evidenziare lo stretto rapporto che c’è tra sostenibilità ambientale e salute umana, e questo deve necessariamente tenere in considerazione il legame tra prodotto e filiera agricola.

Come muoversi: il consiglio di Ristomeglio

Strutturare una strategia capace di puntare sulla cucina healthy e sostenibile, nell’ideazione di un nuovo modello di business, può rappresentare una mossa vincente. Secondo quanto condiviso dall’Osservatorio Just Eat il delivery healthy  ha registrato una fortissima crescita durante il 2020, soprattutto nelle grandi città. Roma ha registrato un importante +42% nella vendita di piatti salutari con un +400% di scelte vegane. Segnali impossibili da trascurare che dimostrano come questo settore presenti ancora importanti margini di crescita e di guadagno.

Attenzione però, la parola d’ordine per chi vuole intercettare questo interessante trend deve necessariamente essere: TRASPARENZA.

Hai mai sentito parlare di greenwashing?
Si tratta della tendenza a proporsi come una realtà più eco-friendly di quanto dimostrino i fatti.
Oggi il consumatore cerca autenticità, e grazie alle nuove consapevolezze che ha acquisito è spesso in grado di riconoscerla, distinguendo una storia sincera e trasparente da una falsa e sleale.
Quindi: basta al finto Bio, al finto Km0 e alla finta sostenibilità!

Ricorda che la cucina healthy e sostenibile non passa solo dal piatto. Immagina di limitare gli sprechi nel tuo locale utilizzando mobili realizzati con materiali riciclati, di limitare le eccedenze con software per la gestione delle scorte o di scegliere un packaging compostabile per il tuo delivery.

Ecco, stai alimentando la sostenibilità. Raccontalo in modo sincero e costruisci un’esperienza in linea con le aspettative del tuo prossimo cliente!

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